Secondo il Copa-Cogeca si raggiungeranno solo 144 milioni di ettolitri. Quella che è forse la vendemmia più scarsa degli ultimi 50 anni sta creando forti tensioni sul mercato e urge l’istituzione di un Osservatorio europeo sul vino
Bruxelles. Ieri, 17 ottobre, Copa-Cogeca ha rilasciato le sue stime relative alla vendemmia 2012. Confermato il crollo della produzione negli stati dell’UE-27: – 10% per arrivare a solo 144 milioni di ettolitri.
I dati per Italia e Francia sono preoccupanti: quella di quest’anno è probabilmente la vendemmia più scarsa degli ultimi 40 – 50 anni. Le cause quelle note, siccità, gelate e piogge eccessive.
Anche a livello mondiale ci si aspetta un calo di produzione, come già suggerito da diversi studi internazionali (vedi ad esempio il report di fine Q3 di Rabobank: ne abbiamo parlato qui e qui).
Durante la conferenza stampa, Thierry Coste, presidente del gruppo di lavoro “Vino” del Copa-Cogeca ha dichiarato che la scarsa vendemmia sta creando delle tensioni sul mercato e che, vista la natura “altamente ciclica” della viticoltura, è oggi fondamentale disporre di dati aggiornati sul mercato per consentire ai produttori di adattare meglio la produzione alla domanda. Urge dunque l’istituzione di un Osservatorio europeo sul mercato del vino oltre che la fissazione di un quadro normativo europeo relativo ai diritti d’impianto per tutti i tipi di vino, ciò allo scopo di mantenere un settore vitivinicolo equilibrato.
Il segretario generale di Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ricordando l’importanza del settore vitivinicolo in Europa, ha aggiunto che le esportazioni hanno raggiunto quest’anno gli 8 miliardi di euro: un quarto di tutte le esportazioni europee di prodotti agricoli.
FEB
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