Secondo le analisi di IWSR a causa dell’aumento dei costi e delle imposte le vendite off-trade di vino potrebbero crollare entro il 2015 del 13% e il consumo medio annuo procapite diminuire di 2,5 litri
Se prezzi e imposte dovessero continuare a crescere, nel Regno Unito le vendite off-trade di vino potrebbero crollare del 13% entro il 2015. Questa l’infausta previsione dal grossista inglese Brand Phoenix, basata sulle analisi di International Wine & Spirit Research (IWSR). Il volume delle vendite al dettaglio potrebbe quindi calare nei prossimi anni e arrivare a 80 milioni di casse da nove litri (oggi è pari a circa 91 milioni di casse), mentre il consumo annuo pro capite scendere dagli attuali 24,5 litri a 22 litri.
La notizia è riportata dal noto portale britannico, specializzato nel mercato di beni di largo consumo, The Grocer, che raccoglie le preoccupazioni di altri protagonisti del mercato inglese del vino.
Secondo Stewe Lewis, chief executive, di Majestic Wine, saranno i vini di prezzo più basso a essere maggiormente colpiti dall’aumento dei prezzi a causa dello scarso raccolto 2012, mentre Paul Schaafsma di Accolade Wine ha dichiarato che la crescita delle imposte sta paralizzando l’industria delle bevande e che è necessario che il governo, se interessato alla crescita del settore, ripensi la politica fiscale inerente agli alcolici.
Più ottimista sul futuro delle vendite off-trade è invece Steve Mosey, direttore della sezione BWS dei supermercati Morrisons. A parere di quest’ultimo, mentre è comprensibile che lo scarso raccolto di quest’anno possa condizionare i prezzi, è necessario considerare anche altri fattori: per esempio il prezzo minimo per unità alcolica potrebbe rendere la categoria vino più attrattiva rispetto agli altri alcolici.
FEB
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