Anno no il 2012: bottiglie in calo del 24%, sfuso non pervenuto per carenza prodotto (-60%). Le bollicine invece tirano: +28% a valori
Un anno non particolarmente brillante per il nostro Paese sul mercato ceco. Perdiamo volumi sull’imbottigliato (-24%, per un -2% a valori), perdiamo moltissimo sullo sfuso (-64%, ma questo è dovuto alla scarsità di prodotto della nostra vendemmia 2011, cosa che si ripresenterà per la 2012), mentre guadagniamo (e bene) sugli spumanti, portando a casa un +28% a valori, confermandoci dietro la Francia, anch’essa cresciuta del 21%.
Sull’imbottigliato, comunque, siamo i soli (insieme agli ungheresi) a perdere punti: Francia, Spagna e Germania crescono a due cifre. I nostri cugini anzi stanno cercando l’allungo per arrivare forse al sorpasso già da quest’anno (in volume le etichette francesi sono salite del 4%), forti di un prezzo medio di vendita più che doppio rispetto alle nostre bottiglie: 77 corone/litro contro 33.
Quello sotto invece è il grafico degli spumanti a valore: dopo un lieve appannamento subito nel 2011, le importazioni sono ripartite, premiando sia Francia che Italia.
A livello generale, le importazioni ceche di vino sono ammontate a 1,4 milioni di ettolitri (-20%) per un valore di 3,7 miliardi di corone (+1%)
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istituto di statistica ceco. La riproduzione dei contenuti statistici è consentita previa citazione diretta della fonte attraverso link all’articolo.
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