Per la prima volta in assoluto, le importazioni di spumanti sorpassano quelle di vini fermi in bottiglia. In cinque anni valori moltiplicati per 20, a 7 milioni di dollari. Leader assoluto la Francia
E’ successo un fenomeno straordinario: per la prima volta le importazioni di spumanti sono superiori a quelle dei vini fermi in bottiglia. Fenomeno straordinario non solo per l’India, Paese oggetto di questo articolo, ma in generale, dove di solito è l’imbottigliato a essere primo per volumi e valori, a volte sopravanzato dagli sfusi.
Invece, in questo Paese uscito da un po’ di tempo dalle cronache vinicole, tutte interessate a parlare di Cina, le importazioni di bollicine sono non soltanto sopra l’imbottigliato, ma quelle cresciute di più e meglio negli ultimi cinque anni. Tra 2007 e 2012, il valore è passato da poche centinaia di migliaia di dollari a oltre 7 milioni, e ancor di più han fatto i volumi, sbalzati da poco più di 8.000 litri, il nulla, a oltre 1 milione.
A guidare la classifica delle importazioni è la Francia, con circa 5 milioni di dollari di valore, più che quintuplicati nel giro di un anno. Quindi ancora Francia, se consideriamo che UK e Singapore non fanno altro che riesportare Champagne. In questo caso, secondo fornitore è l’Italia, con un valore di poco più di 200.000 dollari, seguta dalla Spagna a 100.000. Numeri piccoli, piccolissimi, ma in costante crescita e che forse meriterebbero una maggiore attenzione da parte dei produttori di casa nostra.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Dogane indiane
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