Il brindisi è un gesto rituale. Si celebra con amici, con le persone che si amano, con il proprio sposo e sposa nel giorno delle nozze, anche a conclusione di un contratto o di una alleanza. Si alza…
Dalla vigna di Noè, simbolo di nuova vita, conoscenza e redenzione, al rituale del brindisi con l’ambivalenza dei valori associati al consumo del vino: dal divieto, alla moderazione, alla contemplazione. Il vino e la dimensione conviviale del bere insieme. Dal “calice della nuova alleanza” ai quattro calici della cena ebraica che scandiscono momenti precisi del brindisi: il benvenuto o la separazione, il racconto, la benedizione e l’alleanza. “Il vino diventa un alimento che assume un significato intenso, il senso della vita di Gesù - scrive mons. Signoretto - e la sua assunzione diventa un gesto rituale, sacrale, che afferma il senso più profondo della vita, donarla… Gesù si è vincolato, in modo irreversibile, a questo alimento. Come se con il vino avesse scelto di legarsi in modo definitivo con l’umanità”
11 marzo 2024 | di monsignor Martino Signoretto - docente di Teologia alla diocesi di Verona
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