Nella rincorsa alla novità il mondo del vino è oggi alle prese con una tendenza che viene, come accade spesso, dal principale mercato mondiale, gli Usa, anche se in un certo senso sono un fenomeno…
È, per definizione, il nuovo packaging del vino anche se, in realtà, si tratta di un “dejà vu” che oggi vive una nuova stagione positiva. Concorsi dedicati, esperienze di successo in molti Paesi (Cina compresa!), aumento dell’offerta, delineano uno scenario favorevole ai “canned wines”. Il contenitore leggero e facilmente trasportabile risponde ad una richiesta di consumo “smart” di vini freschi e spesso frizzanti. Abbiamo analizzato da vicino le esperienze produttive italiane che propongono il vino in lattina, così come le procedure tecniche da seguire per confezionare correttamente il prodotto. Raccogliendo pareri (contrastati) su prospettive e rischi di questo packaging per il vino italiano: da Luigi Moio (presidente Oiv) a Sandro Sartor (presidente Ruffino), dal consulente d’impresa Gian Paolo Gavioli al MW Gabriele Gorelli
27 giugno 2022 | di Giulio Somma e Fabio Ciarla
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