Specializzazione e diversificazione della gamma produttiva, cura dei dettagli e professionalità: su questi elementi si basa il successo dell’azienda piemontese, fondata nel dopoguerra da un tornitore geniale e intraprendente, che nel 2013 festeggia oltre mezzo secolo di attività
Era il 1953 quando Sirio Aliberti, di ritorno dal Kenya al termine della seconda Guerra Mondiale, decise di ricominciare una nuova vita. Partì dal bagaglio di competenze acquisite in Africa, dove era operaio tornitore, con pochi strumenti a disposizione ma tanto spirito d’intraprendenza. Dopo aver acquistato tre bocche di cannone, recuperate da un parco di residuati bellici, costruì una calandra con cui spianare, sfogliare e curvare l’acciaio: nacquero così le prime autoclavi Sirio Aliberti.
Da allora l’azienda di Canelli ne ha fatta di strada, attraverso un percorso scandito dalla continua ricerca e innovazione nella progettazione e nell’impiego dei materiali.
Nel 1992, sette anni dopo la morte del fondatore, la sede viene trasferita a Calamandrana in un unico stabilimento di recente ampliato sotto la guida della figlia Elda Aliberti, amministratore unico della società, oggi affiancata dal figlio Andrea Soria, ingegnere meccanico che si occupa della produzione e dell’area tecnico-commerciale.
La specializzazione e la diversificazione della gamma produttiva, che oggi comprende autoclavi, serbatoi, vinificatori orizzontali e verticali, sono il risultato di anni di professionalità, cura artigianale dei dettagli e adozione di tecnologie avanzate.
Per garantire la massima sicurezza dei prodotti, l’azienda si avvale della collaborazione con numerosi enti di certificazione.
Oggi Sirio Aliberti vanta tra i suoi clienti alcuni dei nomi più illustri della realtà vitivinicola italiana, per i quali produce soprattutto autoclavi per spumanti e serbatoi per il vino, ed estera.
L’affiancamento al Gruppo Della Toffola, tra le maggiori realtà industriali del settore, avvenuto nel 1997, ha permesso di consolidare l’attività della società e di ampliare i contatti con l’estero. Ed è proprio sui mercati internazionali che l’azienda punta per il prossimo futuro.
L.Z.
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