Secondo un’indagine di mercato tra i consumatori britannici, bere birra low- o no-alcohol è diventato negli ultimi anni più socialmente accettabile, ed è un’alternativa ai soft-drink per uno su quattro
Il consumo di birra poco alcolica o analcolica sembra essere oggi più socialmente accettato anche nei pub del Regno Unito. A suggerirlo l’indagine di mercato ‘Low Alcohol Beer Survey’,
promossa da Carlsberg UK (che produce diversi prodotti con queste caratteristiche) ed effettuata da OnePoll, coinvolgendo più di 2.000 adulti residenti nel Regno Unito.
Il 59% degli intervistati ha dichiarato di aver provato in passato birra analcolica o poco alcolica e più della metà (il 52%) è del parere che bere queste birre è oggi più socialmente accettabile rispetto al passato. Il 28% dei partecipanti al sondaggio ha inoltre affermato di prendere in considerazione questi prodotti quando deve scegliere cosa bere al pub, e il 26% li considera soft-drink alternativi ad altre bibite analcoliche.
La ricerca di OnePoll ha inoltre riscontrato un diverso atteggiamento nei confronti del consumo di bevande alcoliche tra uomini e donne. Il 35% delle donne sembra essere diventato, negli ultimi due anni, più attento e consapevole al consumo di alcolici, contro il 30% degli uomini. Inoltre, le donne risultano essere più inclini a provare prodotti analcolici o poco alcolici quando sono fuori casa, rispetto agli uomini, più disposti invece ad avvicinarsi a questi quando sono a casa.
L’analisi delle risposte al sondaggio per fasce d’età ha invece evidenziato che i giovani, appartenenti alla generazione dei Millennials, sono i più propensi ad avvicinarsi a questi prodotti rispetto alle altre generazioni.
FEB
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