La crescita Cagr prevista da Canadean per il mercato del vino nel nostro Paese da qui al 2017 è limitata a 0,1% in valore e 0,2% in volume. Poco fanno sulla media generale le un po' più rose previsioni per il volume di sparkling e fortificati che, comunque, non arriveranno al punto percentuale di crescita
Le cause individuate da Canadean per le acque ferme nel mercato del vino in Italia da qui al 2017 sono il cambiamento delle abitudini da parte dei consumatori e, ancora, la crisi economica. Previsioni poco rassicuranti: “crescita” Cagr del mercato dello 0,1% in valore e dello 0,2% in volume.
Il vino fermo nel nostro Paese ha preso, nel 2012, l’86,9% dei consumi in valore e ben il 94,2% di quelli in volume. Il tasso di crescita annuale composto da qui al 2017 atteso da Canadean per questa categoria non va oltre lo 0,1% in valore e lo 0,2% in volume.
Un po’ meglio, ma non si arriva al punto percentuale di incremento, faranno probabilmente in volume gli sparkling e i vini fortificati. Spumanti e frizzanti che nel 2012 hanno occupato una quota di mercato del 11,5 in valore e del 4,6% in volume promettono una crescita Carg dello 0,2% per il primo indicatore e dello 0,7% per il secondo. I vini fortificati invece (1,6% in valore e 1,2% in volume nelle vendite 2012) vedranno, secondo le previsioni, un tasso di crescita annuale composto dello 0,2% in valore e dello 0,6% in volume.
E, sebbene si dica che mal comune sia mezza gioia, poco rassicura la nota di Canadena che sottolinea che la stagnazione del mercato del vino sia cosa comune ad altri paesi produttori europei, quali la Francia e la Spagna.
Riguardo le recenti previsioni di Canadean per altri mercati del vino si veda quanto abbiamo scritto nei giorni scorsi per Australia, Svezia, Giappone, Cina e Paesi Bassi, India, Germania, UK.
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