La più grande cooperativa della regione (5 milioni di ettolitri) scrive al ministro Le Foll: necessario per ragioni tecniche ed economiche
“La Languedoc-Roussillon e le sue 200 cooperative non comprendono come mai non vi sia equità tra regioni produttrici in tema di pratiche enologiche. Per questo, e per ragioni tecniche, enologiche ed economiche, chiediamo di essere ammessi all’aumento del titolo alcolometrico dei mosti tramite zuccheraggio a secco”.
Così il presidente della Coop de France Languedoc-Roussillon, Boris Calmette, si è rivolto al ministro dell’Agricoltura Stéphane Le Foll, attraverso una lettera firmata da tutte le 103 cantine aderenti che rappresentano 4,7 milioni di ettolitri di vino prodotto nella regione del Midi, chiedendo di derogare al divieto di zuccheraggio previsto per le zone a sud del Paese. Una deroga possibile, normative comunitarie alla mano, solo per la Francia, che in annate particolari (fu così anche l’anno scorso) può allargare le maglie dei bacini vitivinicoli ammessi alla pratica alternativa al mosto concentrato.
Non tutti però nella regione sono d’accordo. L’Organismo di gestione Pays d’Oc in linea di principio è contrario alla chaptalization, ma sulla questione specifica non si è ancora pronunciato. C’è da tener conto che anche se la richiesta di Coop de France è per i vini comuni, una volta concessa la deroga questa si applicherebbe a tutte le Igp e Aop regionali, fattore che potrebbe far pendere la decisione dell’Odg verso il no. (Fonte: La Vigne)
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