Valore 2017 di 4,9 miliardi di euro secondo il Comité. Export motore della crescita (+6,6% vs 2016). L’Italia segna un notevole +9,7% nel valore delle importazioni. Uk cede “causa brexit”
Le vendite di Champagne hanno raggiunto nel 2017 il valore record di 4,9 miliari di euro. Motore del primato sono stati gli ottimi risultati delle esportazioni, in crescita del 6,6% sul 2016 fino a 2,8 miliardi di euro, visto che il mercato interno è rimasto stabile, totalizzando un fatturato di circa 2,1 miliardi. Secondo il Comité Champagne, fonte di questi e dei seguenti fati, in dodici anni – a partire dal 2005 – grazie proprio allo Champagne, il volume d’affari dell’omonima regione francese è cresciuto di un miliardo di euro.
Dopo quello interno, il primo mercato di destinazione sono gli Stati Uniti, verso cui l’export 2017 ha accumulato 586 milioni di euro (+8,5% vs 2016). Segue il Regno Unito che “causa Brexit” cede il 5,7% in valore e ben l’11% in volume. Terzo mercato estero dello Champagne rimane, posizione consolidata, il Giappone, con un fatturato in crescita del 21,3 e un volume delle spedizioni incrementatosi del 17,6%. La Germania, quarto mercato guadagna il 1,7% in valore ma perde lo 0,8% in volume.
L’Italia ha invece fatto segnare un significativo incremento delle importazioni di Champagne, + 9,7% in valore.
Le esportazioni verso i mercati asiatici si sono incrementate nel complesso del 15,5% in volume e del 19,2% in valore; crescita forte per Cina continentale e Hong Kong: +26,7% valore; crescita imponente per la Corea del Sud: +39,5% in valore e superato per la prima volta il traguardo del milione di bottiglie.
Anche l’Africa, dopo il rallentamento riscontrato nel 2016, torna a crescere: +7% sia in volume che in valore, e con la Nigeria in crescita del 24,7% in volume e del 18,4% in valore.
Buoni risultati anche da Australia (+23% in valore) e Nuova Zelanda (+12.9%).
FEB
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