Molti piccoli produttori del centro-sud del paese hanno perso una parte consistente del raccolto. Si stima un calo di produzione tra il 10% e il 20% rispetto a quanto precedentemente previsto da Vinos de Chile (11 milioni di ettolitri)
Il maltempo che ha colpito il centro sud del Cile nel mese di aprile inciderà in modo consistente sulla produzione di quest’anno. Sebbene non si possano ancora quantificare con precisione i danni, subiti in particolare dai piccoli produttori del centro sud del paese, il calo di produzione dovrebbe essere tra il 10% e il 20% in meno rispetto a quanto precedentemente previsto da Vinos de Chile, le cui stime parlavano di circa 11 milioni di ettolitri.
Attesi dunque ora circa 9 milioni di ettolitri, secondo quanto dichiarato al quotidiano cileno EL Mercuiro dal direttore dell’associazione dei produttori di vino a Denominazione di Origine (Asociacion de Productoes de Uvas y Vinos con Denomiación de Origen), Rodrigo Balbontin.
Le perdite di raccolto nella regione di Bio Bio, situata nel centro del paese, sono addirittura stimate tra il 30 ed il 50%. Questa previsione è stata fatta dalla locale associazione di categoria Viñateros del Valle del Itata, che già nei mesi scorsi aveva denunciato la difficile situazione del settore vitivinicolo locale, indicando che i quasi seimilacinquecento produttori della regione sono in seria difficoltà a causa della scarsa redditività del loro lavoro, soprattutto in ragione dei prezzi troppo bassi pagati lo scorso anno per le uve.
Il calo di produzione previsto per quest’anno si ripercuoterà con ogni probabilità sui prezzi del vino, destinati a crescere, ma al contempo inciderà ancora sulla crisi dei piccoli produttori.
Ricordiamo che nel mese di aprile il Servicio Agrícola y Ganadero (SAG) del governo cileno aveva stimato una consistente crescita delle scorte cilene di vino, fino a 12 milioni di ettolitri, frutto della buona produzione del 2015 (si veda in merito qui).
FEB
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