Le visite alle cantine cilene si sono incrementate del 10% in un anno e del 23% dal 2012, ma il Governo punta a un ulteriore incremento del 40% entro il 2020. Il 40% dei visitatori 2015 viene dal Brasile
Nel 2015 hanno visitato le cantine cilene 600mila turisti; si tratta del 10% in più sul 2014 mentre la crescita registrata nei tre anni, 2012-2015, è del 23% circa. Fonte di questi e dei seguenti dati è la governativa Subsecretaría de Turismo (ne ha parlato il quotidiano cileno El Mercurio, e la notizia è stata poi diffusa anche da todovino.cl).
Il Governo cileno ha in programma di potenziare la portata di questo settore, puntando a una crescita dei visitatori delle aziende vitivinicole del paese del 40% entro il 2020, anno in cui si ipotizza di aver raddoppiato il numero delle cantine predisposte all’accoglienza di viaggiatori e appassionati come anche la spesa media per i soggiorni tra i vigneti.
Tra le iniziative in questo senso anche l’istituzione, con un decreto presidenziale, del Die Nacional del Vino, che cadrà d’ora in avanti il 4 di settembre (si veda qui il comunicato stampa del governo).
Il turista tipo che percorre le strade del vino cilene ha una conoscenza base del vino e un’età compresa tra i 36 e i 60 anni; il 35% viaggia in coppia mentre il 23% con amici.
Lo scorso anno il 40% dei turisti in visita alle cantine del Cile proveniva dal Brasile, il 7% dagli Stati Uniti, il 3% da altri paesi dell’America Latina, e il 2% dall’Europa. Gli enoturisti cileni sono il 17% del totale (la nazionalità del restante 20% non è stata invece tracciata).
FEB
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