I vini prezzati tra 8 e 9,70 dollari la bottiglia sono quelli che hanno fatto il botto sul circuito della grande distribuzione nel 2013, raddoppiando le quote. Perdono quota gli entry level, salgono tutte le altre categorie di prezzo
Nel segmento vini rossi, i più venduti sul mercato cinese, quelli prezzati tra 8 e 9,70 dollari la bottiglia hanno fatto davvero il botto sul circuito della grande distribuzione nel 2013: arrivati ad avere una quota sul totale del 20%, contro appena il 10% scarso di sei anni prima. Ma anche i vini di fascia alta e altissima (ovviamente parametrati a questo mercato) sembrano trovare sempre più portafogli disponibili ad aprirsi: quelli fino a 14,50 dollari sono arrivati al 7%, raddoppiando nel giro di tre anni, mentre quelli sopra i 14,50 sono cresciuti di tre volte rispetto al dato del 2007, che li vedeva confinati all’1,5%.
In termini fisici, tutte le fasce di prezzo registrano crescite nel 2013, ad eccezione di quella entry level, sotto il milione di ettolitri, praticamente stabile rispetto a tre anni prima. Una stabilità che in un mercato che cresce porta i vini low cost a perdere peso complessivo sul totale off-trade, con una quota ormai poco sopra il 10%.
I rossi prezzati tra 8 e 9,70 dollari valgono oggi 1,5 milioni di ettolitri, contro appena 230.000 di sei anni prima, mentre il grosso del mercato si concentra ancora nelle fasce tra 3 e 8 dollari la bottiglia, equivalenti insieme a 4,3 milioni di ettolitri. Entrambe queste fasce di prezzo (3-4,80 e fino a 8) sono in ascesa, ma più dinamica appare la seconda, in linea con il processo di riqualificazione verso l’alto dello scaffale.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Euromonitor international
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