Nel 2014 totale a 27,5 milioni, in riduzione di mezzo milione rispetto al 2013. L'incidenza dei consumatori sul totale popolazione perde un altro punto, al 50,5%. Si conferma la prevalenza dei saltuari rispetto ai quotidiani, al 51%
Ancora in calo i consumatori di vino in Italia. Secondo l’ultimo rapporto Istat, nel 2014 il totale si è attestato a 27,5 milioni di persone, in calo di circa mezzo milione di unità rispetto al 2013, con un’incidenza sul totale della popolazione scesa dal 51,6% al 50,5%.
Si conferma rispetto all’anno scorso la prevalenza dei consumatori saltuari rispetto ai quotidiani: 14 milioni contro 13,5. Ma mentre nel 2013 commentavamo la crescita (con relativo sorpasso) dei saltuari, nel 2014 entrambe le macrocategorie sono in riduzione: 400 mila unità in meno i regolari, 100 mila in meno gli altri.
La scomposizione per tipologie di consumatori indica un ulteriore impoverimento della fascia quotidiana dei cosiddetti bevitori “perfetti” (quelli che stanno dentro le raccomandazioni dell’Oms, tanto per intendersi, con i 2 bicchieri al giorno), scesi da 9,8 a 9,4 milioni, mentre salgono di 100 mila unità quelli che stanno tra i 3 bicchieri ma sotto il mezzo litro, a 2,8 milioni. In calo di 100 mila persone quelli che hanno modalità di consumo non raccomandabili, sopra il mezzo litro di vino al giorno.
Restringendo ai consumatori quotidiani e focalizzandoci per fasce d’età, emerge una riduzione nell’ultimo anno sia delle generazioni più giovani (18-34 anni), sia di quelle cosiddette produttive, dai 35 ai 54 anni. In calo anche la fascia anziana mentre gli unici a crescere sono gli ultra 65enni (+100 mila unità), dovuto ovviamente al progressivo invecchiamento della popolazione.
I non quotidiani vedono un ingrossamento nelle fasce più anziane, stabilità in quella tra 35 e 44 anni e forte riduzione in quella più giovane (18-34 anni).
Infine, una nota sulla composizione per sesso: la riduzione dei consumi ha coinvolto in maniera eguale sia i maschi che le femmine, con cali da un anno all’altro nell’ordine delle 200 mila unità.
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