Attraverso una ricerca ad ampio raggio che coinvolge venticinque centri di ricerca si sta tracciando il repertorio fitogenetico delle viti presenti in Spagna, suddividendone la diffusione tra le diciassette Comunità Autonome
Come annunciato da un dirigente del Magrama (ministero spagnolo dell’Agricoltura), il vice consigliere Enrique Ruiz, il numero delle varietà di vite conosciute presenti in Spagna, da vino e da tavola, potrebbero presto passare da 235 a 536. Ciò perché è in corso una ricerca ad ampio raggio che coinvolge ben venticinque centri di ricerca spagnoli, tra cui quelli dell’IMIDRA, l’Instituto Madrileño de Investigación y Desarrollo Rural, Agrario y Alimentario e e più di settanta ricercatori. Scopo dell’indagine è quello di tracciare il repertorio fitogenetico nazionale, suddividendolo anche per le diciassette Comunità Autonome. Si vogliono così fornire ai viticoltori strumenti ed informazioni in merito ai vitigni ritenuti migliori e più adatti alla produzione nelle diverse regioni vitivinicole, contribuendo in questo modo a rilanciare la competitività del settore.
Durante le fasi dell’indagine già attuate, sono stati studiati 1736 campioni, attraverso l’analisi e il raffronto dei profili genetici. I risultati sono stati condivisi tra i diversi centri di ricerca , così che i ricercatori possano meglio individuare, oltre che le diverse varietà, i loro rapporti e la presenza di vitigni nuovi, autoctoni, abbandonati o minoritari.
Per quel che concerne la Comunità autonoma di Madrid, ad esempio, sono già stati raccolti 254 campioni dei quali 44 sono risultati appartenenti a varietà commerciali, 17 a varietà fino ad oggi sconosciute, e 10 appartenenti a varietà poco diffuse (dette di minoranza).
FEB
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