Secondo il Beverage Information Group il consumo di vino negli Stati Uniti ha guadagnato un 3,0% fino a raggiungere 312,4 milioni casse da 9 litri e sono buone le previsioni per i prossimi cinque anni
E’ stato recentemente pubblicato il Wine Handbook 2012, pubblicazione del Beverage Information Group che riporta i dati sulle vendite e le preferenze di consumo di vino negli Stati Uniti.
Secondo i ricercatori di Norwalk (Connecticut), sede della sopra citata società di ricerca sull’industria del beverage e degli alcolici, il consumo di vino negli Stati Uniti ha guadagnato un 3,0% nel 2011 fino a raggiungere 312,4 milioni casse da 9 litri.
I vini nazionali hanno superato quelli importati grazie alla fiducia dei consumatori nella produzione di California, Oregon e dello stato di Washington ma anche tra le importazioni sono state registrate alcune sacche di successo soprattutto per quanto riguarda i vini italiani, argentini e spagnoli. Protagonisti del consumo di vini stranieri i Millennial, sempre desiderosi di provare nuove varietà e tipologie.
I vini di fascia alta hanno avuto un buon successo nel corso del 2011 e, con la crescente fiducia nella ripresa economica, sono cresciuti i consumi fuori casa. L’on-premise ha contato, infatti, per il 43,8% nelle vendite totali che sono state pari a 27,8 miliardi di dollari lo scorso anno con un incremento del 2,8% sul 2010.
Secondo le previsioni del Beverage Information Group, il consumo statunitense crescerà nel complesso nei prossimi cinque anni; per il 2012 sono previste vendite pari a 317,3 milioni di casse.
FEB
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