Si tratta di una bevanda frizzante ottenuta da succo di uve di Moscato e commercializzata con il marchio 9months. L’idea cavalca la popolarità in USA degli sparkling wine e dei vini analcolici, le cui vendite sono in crescita secondo Nielsen
La crescita dei consumi di sparkling wine negli Stati Uniti è un fenomeno di grande portata. Per cavalcare la popolarità degli spumanti un imprenditore della Carolina del Nord, Carrie Marvin, ha lanciato sul mercato statunitense una bevanda non alcolica frizzante, ottenuta dalla lavorazione di un blend di uve a bacca rossa e di uve a bacca bianca di varietà Moscato, coltivate nel sud dell’Australia. Dopo la pigiatura il succo d’uva viene mantenuto ad una temperatura intorno agli zero gradi centigradi, in modo che non cominci il processo di fermentazione (e la conseguente produzione di alcool) per poi essere filtrato, pastorizzato, gassato ed imbottigliato.
Il prezzo di vendita dello “spumante” per donne incinte è di circa 16,50 dollari per bottiglia, e una parte degli introiti delle vendite sono devoluti in beneficenza, come racconta The Drink Business.
Il mercato americano dei vini analcolici è oggi in crescita. I dati di Nielsen parlano, infatti, di vendite aumentate del 5,6% nei dodici mesi a novembre 2014, per un valore di circa 100 milioni di dollari.
FEB
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