Si parla di 8,5 milioni di bottiglie di cui 4,5 per la referenza Freschello Bianco e più di 4,1 milioni per Freschello Rosso. Cifre che permettono a Cielo e Terra di mantenere la leadership nelle vendite per il formato 0.75 l
8,5 milioni di bottiglie di cui 4,5 per la referenza Freschello Bianco e più di 4,1 milioni per Freschello Rosso. Con questi numeri Freschello, prodotto dall’azienda Cielo e Terra di Montorso Vicentino, per l’ottavo anno consecutivo, si conferma il vino preferito dagli italiani e il più venduto nella GDO. Cifre ragguardevoli che
permettono a Cielo e Terra di mantenere la leadership nelle vendite per il formato 0.75 l.
“Da otto anni il Freschello è in vetta alle classifiche di vendita – commenta Luca Cielo, Direttore Generale della cantina Cielo e Terra – le statistiche che ci permettono di definire meglio le nostre strategie nei singoli mercati, ci confermano che il Freschello è il vino del momento, piace per il prezzo, per la sua leggerezza e per i valori che trasmette”.
Per aumentare il valore percepito di Freschello, l’azienda vicentina ha sviluppato negli anni una strategia di qualità produttiva e di marketing che sensibilizza il consumatore verso tematiche quali l’impegno sociale, l’ecosostenibilità e la tracciabilità di filiera: tutti elementi che messi in campo avvalorano l’identità di marca del prodotto.
Analizzando i dati IRI 2013 emerge anche un altro primato: l’azienda Cielo e Terra è prima tra i Top Produttori veneti e italiani nel segmento vino da 0.75 l, con oltre 12 milioni di bottiglie vendute nel canale della distribuzione organizzata, un passo avanti a grandi gruppi del settore.
Buone le performance di vendita nel 2013 anche per il vino spumante Freschello Extra, che ha raggiunto il traguardi ragguardevoli in poco tempo. Pensato per rispondere ai profondi cambiamenti in termini di gusto del consumatore degli ultimi anni, piace per la sua gradazione alcolica moderata di soli 9,5°.
L’azienda si dice soddisfatta anche per le vendite dei vini delle linee Cielo e Casa Defrà, che hanno avuto un incremento del 10% a volume nel mercato italiano, un obiettivo si sicuro interesse visto le difficoltà in cui versa il settore negli ultimi tempi.
Se il mercato italiano dà segnali positivi, anche l’export 2013 chiude con lo stesso segno, con un incremento di fatturato del 20% da attribuire per la maggior parte alle vendite di spumanti e vini frizzanti, apprezzati di recente nel mercato americano e russo: l’export riveste il 50% del fatturato aziendale raggruppando oltre 60 Paesi.
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