Chiusura a 3,5 miliardi di euro (+9%), per un volume sopra i 14 milioni di ettolitri (-3%). Continuano a crescere i valori della spumantistica (+16%) e dello sfuso (+20%), imbottigliato a +6%. Bene il segmento Dop e Igp.
L’export italiano chiude i conti dei primi nove mesi con 3,5 miliardi di euro di valore (+9%), per un volume sopra i 14 milioni di ettolitri (-3%). Continuano a crescere i valori della spumantistica (+16%) e dello sfuso (+20%), imbottigliato a +6%, mentre sulla colonna dei volumi – come ormai ci ha abituato questo anno – a crescere sono solo le bollicine (+8%), trainate dal fenomeno Prosecco.
Sul segmento bottiglia, guardando la colonna valori dei principali Paesi, registriamo performance decisamente buone in America (+7%), UK (+9%), Svizzera (5%), quindi Germania e Nordeuropa in generale. Qualche difficoltà in Canada, Giappone e Brasile, mentre la Cina, pur a fronte di un brusco calo dei volumi assorbiti (-19%) cresce a valore dell’8%.
Di seguito, proponiamo il dettaglio dell’andamento trimestrale dei vini in bottiglia sui principali mercati.
E questo è l’andamento dei prezzi medi, sempre vini in bottiglia, sui alcuni mercati di interesse strategico.
Le tipologie di vino in bottiglia
A livello di tipologie di vino, il comparto frizzanti registra buone performace generali (+2% l’aggregato, con un dato sui varietali da rivedere), mentre sul segmento vini fermi, sia Igp che Dop viaggiano a buon ritmo, con andamento più brillante in entrambe le categorie per i vini bianchi. Sul fronte vini comuni, invece, le cose migliori le portano a casa i vini rossi (+10%).
Lo sfuso
Chiudiamo la rassegna con gli sfusi, per segnalare un piccolo rallentamento nell’ultimo trimestre dell’anno, con listini calati di qualche centesimo rispetto a giugno (comunque sempre sopra gli 8 centesimi al litro).
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat.
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