In corso presso l’Università di Leon una ricerca che mira alla possibilità di anticipare o ritardare la maturazione delle uve, così da influenzare i parametri qualitativi delle uve e quindi del vino
Presso l’Istituto di Ricerca della Vigna e del Vino dell’Università spagnola di Leon è in corso una ricerca che studia la possibilità di modulare il titolo alcolometrico dei mosti al momento della raccolta attraverso l’uso di fitormoni.
La ricerca è potenzialmente molto significativa, in quanto un parametro come il contenuto di alcol è fondamentale durante il processo di vinificazione, oltre ad essere influente sulle caratteristiche organolettiche e sulla qualità dei vini.
Oggi, a parere dei ricercatori dell’Università di Leon, sebbene la comunità scientifica stia facendo molti sforzi nello studio dei processi fisiologici che hanno luogo nelle bacche d’uva dal momento dell’invaiatura a quello della raccolta, esistono ancora molte questioni da chiarire in merito al processo di maturazione.
I fitormoni sono naturalmente dei regolatori dello sviluppo delle piante, capaci, tra le altre loro funzioni, di modulare proprio la maturazione dei grappoli. Partendo da questo presupposto le prove in corso consistono nell’applicazione di ormoni vegetali durante la fase di maturazione delle uve, a determinati intervalli di tempo, allo scopo di valutare il loro impatto tanto sui livelli di zucchero negli acini al momento della raccolta, quanto sugli altri parametri generalmente controllati in fese di vendemmia, quali ph, acidità e peso degli acini. La conoscenza di tali impatti dovrebbe dunque aprire la possibilità alla somministrazione razionale di ormoni, così da poter ritardare o anticipare la maturazione delle uve, modificando i parametri qualitativi delle bacche e, di conseguenza, del vino.
FEB
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