La minor frequenza d’acquisto penalizza il mercato della campagna 2014-15. Calano gli AOP e i Vins de France, mentre crescono gli IGP e i vini importati. Il rosato erode la leadership dei rossi. Sempre più popolari i Bag-in-Box
FranceAgriMer ha rilasciato nel mese di febbraio un completo report sul mercato del vino fermo, nella GDO francese, durante la campagna 2014-2015, dunque per le 52 settimane che vanno dal 18 agosto 2014 al 16 agosto 2015.
L’analisi, Ventes et achats de vins tranquilles – campagne 2014/15, è stata compilata a partire dai dati Infoscan di IRI che prendono in considerazione le vendite di 2019 ipermercati, 5615 supermercati e 2022 hard discount francesi (il rapporto completo in lingua francese è disponibile qui).
FranceAgriMer registra una situazione di calo generale delle vendite in volume di vino fermo, determinato soprattutto dalla diminuzione della frequenza d’acquisto.
Prendendo in considerazione i canali di vendita d’ipermercati e supermercati, i vini fermi prendono il 22,6% in valore e il 17,6% in volume del mercato delle bevande nella GDO.
Negli ipermercati le vendite di vino fermo valgono, nel periodo preso in considerazione dallo studio, 5,7 milioni di ettolitri (+0,1% sulla campagna precedente) e 2,5 miliardi di euro (+2,5% vs 2013-14); il prezzo medio di vendita per litro è stato di € 4,35 (in crescita del 2,5%). Diversamente le vendite nei supermercati sono calate in volume del 1,9% sul periodo precedente, totalizzando 4 milioni di ettolitri, per un valore corrispondente a 1,7 miliardi di euro (+1,5% sul 2013-14); il prezzo medio di vendita in questo canale è stato di € 4,16 per litro (+3,5%).
Più in generale (ipermercati + supermercati), le vendite di vino fermo nella grande distribuzione francese hanno raggiunto, tra il 18 agosto 2014 al 16 agosto 2015, 9,7 milioni di ettolitri, cioè lo 0,8% in meno sulle 52 settimane precedenti, ma il +0,7% della media delle annate tra il 2009-10 e il 2013-14.
Il valore delle vendite di vino tranquillo nella GDO francese è stato quindi di 4,1 miliardi di euro (+2,1% vs 2013-14 e +7,9% sulla media di lungo periodo).
Il vino rosso conta per 5 milioni di ettolitri e 2,2 miliardi di euro, il rosato 3 milioni di ettolitri e 1,1 miliardi di euro, il bianco per 1,8 milioni di ettolitri e 0,8 milioni di euro.
Sebbene, dunque, i vini rossi prendano la più grande parte delle vendite la loro quota è in calo a vantaggio di quella dei vini rosati.
Nella campagna 2014-15 inoltre si è accentuato il calo delle vendite di vini AOP (-4,5% in volume e +0,5% in valore), Vins de France senza indicazione geografica (-13,6% volume e – 14,3% valore), mentre continua a crescere il commercio di vino IGP francese (+32% volume e +22% valore) e di vini senza indicazione geografica provenienti dall’UE (+21,5% volume e 25% valore) e dei vini stranieri (+21,3% in volume e 56,1% in valore).
Di particolare rilievo l’evoluzione delle vendite dei vini in Bag-in-Box, incrementatesi del 4,8% in volume e del 7,4% in valore sulla campagna 2013-14 e del 21,2% in volume e 32,7% in valore in rapporto alla media delle campagne che vanno tra il 2009-10 e il 2013-14. Scambi registrati per 3,6 milioni di ettolitri e 972 milioni di euro, con prezzo medio di vendita di € 2,68 per litro (+2,4% vs 2013-14). Nelle vendite in Bag-in-Box, i vini IGP con indicazione del vitigno prendono una quota del 37%; gli IGP standard il 19%; gli AOP il 24%; i vini a indicazione geografica (francesi e UE) il 15%; i vini esteri il 5%.
FEB
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