Deutschland uber alles, ma si affacciano anche piccoli-grandi Paesi, come Olanda e Austria
Proseguiamo la rassegna delle principali destinazioni dei nostri vini per categoria. Dopo i Dop e gli Igp confezionati, tocca ai frizzanti in bottiglia.
Il primo mercato a volumi, trainato dal Prosecco e dal Lambrusco naturalmente, è la Germania, dove su 13 milioni di litri inviati nei primi tre mesi dell’anno, quasi la metà sono a denominazione, categoria dove rientra appunto il Prosecco. Equamente divisi i comuni e gli Igp. Seconda piazza sono gli Stati Uniti, dove però il grosso è costituito da Igp, leggi Lambrusco in versione a indicazione geografica (Emilia). La sorpresa sono il terzo mercato (i Paesi Bassi) e il quarto (l’Austria), accomunati da una maggiore richiesta di vino Dop.
Anche per i valori la Germania si conferma il mercato di riferimento per i nostri vini frizzanti, con oltre 27 milioni di euro di spesa trimestrale, di cui il grosso sempre concentrato nella categoria a denmominazione. Seguono gli Usa e si confermano ancora big spender Paesi Bassi e Austria. La Repubblica Ceca, che per volumi era al settimo posto, scivola al decimo, con valori totalmente assorbiti dagli Igp. Ancora poca cosa la Russia, incalzata dai cinesi, che a differenza dei russi però bevono vino comune.
Veniamo a chi spende di più. In testa sempre e comunque l’Estremo oriente, Hong Kong e Singapore e – con l’intervallo della Svizzera – Corea del Sud. La grande Germania precipita nella classifica, con una spesa media di 1,99 euro al litro. Austriaci e olandesi, che abbiamo visto far man bassa dei nostri vini con le bolle, sono abbastanza tirati, con un listino di poco superiore ai 2 euro.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat.
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