Secondo i dati del DWI sono il prezzo medio e le politiche di promozione ad aver portato risultati positivi in un export 2013 che cede in volume dell’1%. La prima destinazione del vino tedesco sono gli Stati Uniti
Il Deutsche Weininstitut (DWI) ha comunicato i suoi dati sull’export di vino tedesco dell’anno 2013.
Spediti oltre confine 1,2 milioni di ettolitri di vino per un valore complessivo di € 334.000.000, con una crescita sul fatturato 2012 del 4%. Il prezzo medio delle vendite all’estero è stato di € 2,58, +5% sul periodo precedente, particolarmente incidente dunque sulla crescita del valore visto che il volume totale è calato del 1%.
Il vino di qualità è contato per tre quarti nelle esportazioni ed è stato venduto a un prezzo medio di € 2,83 al litro. Secondo Monika Reule, Managing Director del DWI, i risultati mostrano che la strategia di promozione adottata dall’Istituto, aumentare il “valore aggiunto” al posto dei quantitativi, ha avuto successo.
I vini tedeschi sono esportati in un totale di 137 paesi del mondo. Un quarto di tutto il valore delle esportazioni è realizzato negli Stati Uniti d’America, mentre i mercati scandinavi si stanno dimostrando particolarmente dinamici con una domanda crescente e un fatturato che vale il 15% dell’export tedesco. Verso Norvegia, Svezia e Finlandia, inoltre, nel 2013 sono cresciuti pure i volumi. I Paesi Bassi, al secondo posto nella classifica dei maggiori importatori di vino tedesco, valgono il 12% dell’export per valore e hanno fatto registrare sul 2012 un +14%.
Le destinazioni asiatiche, in particolare Giappone, Cina e Hong Kong, rappresentano solo il 5,6% dei volumi ma il 9% di quelli in valore, grazie all’alto prezzo medio di vendita, € 4,33.
FEB
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