Pochissime le cantine totalmente distrutte e contenuto l’impatto generale dei roghi d’ottobre per l’industria del vino, ma secondo le stime delle assicurazioni ci sarebbero in generale danni per oltre 3 miliardi di dollari
E’ trascorso quasi un mese da quando, la notte di domenica 8 ottobre, sono scoppiati i primi devastanti incendi che hanno messo a dura prova l’ambiente e gli abitanti del nord della California.
In merito all’impatto diretto sul settore vitivinicolo le stime sono per lo più rassicuranti; all’accendersi dei primi incendi era già stato vendemmiato il 90% delle uve e, in generale, sono state colpite dal disastro aree boschive ed edifici piuttosto che i vigneti, che grazie alla presenza di umidità hanno in passato agito addirittura da barriere anti incendio (ne avevamo parlato qui).
Al 27 ottobre, secondo il Wine Institute, i fuochi sono stati spenti e le attività sono riprese nelle cantine e nelle relative aree dedicate ad accogliere il pubblico (tasting room). Le cantine completamente distrutte sarebbero quindi 11, su di un totale di 1200 tra Napa, Sonoma e Mendocino. Secondo lo stesso Wine Institute, a livello di volume di produzione, le tre regioni della North Bay rappresentano circa 12% della produzione californiana di uva da vino, dunque l’impatto sull’industria del vino sarà presumibilmente contenuto.
Non tutti però sono così ottimisti. Come si legge in un articolo comparso su Wine Industry Insight, se è vero che in volume Napa, Sonoma e Mendocino valgono solo il 12,5% di tutte le uve da vino raccolte in California, è anche vero che questa massa rappresenta ben il 47,5% del valore della produzione di uva californiana. Inoltre in quel 10% delle uve ancora sulle viti ci sarebbe un’importante percentuale di varietà a bacca rossa (come ad esempio Cabernet Sauvignon), le più costose tra quelle prodotte nell’area.
Secondo Wine Industry Insight, in definitiva, è forse ancora troppo presto per stare allegri.
Vi sono del resto anche le poco felici stime prodotte dalle assicurazioni. Queste definiscono i recenti incendi della California come i più costosi di sempre dal punto di vista dei risarcimenti dovuti agli assicurati. The Press Democrat, il più diffuso quotidiano della North Coast, riporta una dichiarazione di Dave Jones, Insurance Commissioner per la California (funzionario pubblico che si occupa negli Stati Uniti di regolare il settore assicurativo), secondo cui i danni in generale (non si tratta dunque del solo settore vitivinicolo) possono essere al momento stimati in più di 3 miliardi di dollari. La sola contea di somma conrerebbe danni per 2,8 miliardi di dollari, più di quanto era “costato” il catastrofico ’incedio di Oakland Hills del 1991.
Si pensi inoltre, suggerisce Western Farm Press, che se è vero che i vigneti andati distrutti sono pochi, il costo di reimpianto delle viti bruciate va da 25.000 a 75.000 dollari per acro, e che ci vogliono almeno cinque anni prima che vigneti di varietà quale il Cabernet tornino ad essere totalmente produttivi.
FEB
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