Giù le vendite di vino, birra e superalcolici. Calo complessivo in volume del 4%. Per spendere meno si compra sempre più in piccolo scegliendo i private label. E ci si mette perfino il maltempo
Il Grocer’s annual Britain’s Biggest Alcohol Brands report disegna il quadro del commercio di alcolici nell’off trade del Regno Unito.
Le vendite di vino sono crollate nell’ultimo anno di 27 milioni di bottiglie, quelle di superalcolici di 6 milioni e sono rimaste sugli scaffali anche 164 milioni di pinte di birra.
Dati sconfortanti in volume solo in parte compensati dalla crescita in valore, frutto però dell’aumento dei prezzi.
Le statistiche Nielsen per l’anno terminato alla fine di aprile confermano nell’off-trade degli alcolici un calo generale in volume del 4%. Per spendere meno si scelgono confezioni più piccole e multipack con un numero minore di bottiglie e sulla diminuzione dei consumi hanno influito perfino le condizioni atmosferiche: secondo Simon Harrison, direttore vendite off-trade di AB InBev UK, il prolungato maltempo ha contribuito per quasi la metà al declino in volume delle vendite di quest’anno.
Il report di Grocer rivela che 59 dei 100 maggiori brand di alcolici sono calati in volume e, sebbene 6 tra i 10 tra i dieci maggiori brand in Uk siano cresciuti in valore, solo uno di questi non è calato in volume negli ultimi 12 mesi.
Mentre la fiducia dei consumatori inglesi è in calo i prezzi al dettaglio crescono, +7% in media ma con percentuali nella categoria che vanno dal +4% per gli spumanti al +10% per il sidro.
Tra calo in volumi e aumento dei prezzi le vendite sono cresciute in valore del 3% da 14 a 14,5 miliardi di sterline
Guadagnano terreno i private label e marchi ratailer-exclusive, e ciò è particolarmente evidente per il vino: Mondeli di Sainsbury’s è balzato di 121 posizioni nella classifica dei 100 maggiori marchi di vino fino alla ventiduesima posizione mentre Ogio di Tesco ha guadagnato 9 posizioni. Key Note, società inglese di ricerche di mercato, stima che oggi, in generale (non solo quindi per gli alcolici) il 40% delle vendite al dettaglio in UK è rappresentato da beni own-label. Prodotti una volta considerati di fascia bassa vengono ricercati dai consumatori sia per la convenienza che per la qualità: Sainsbury’s nell’anno terminato il 17 marzo 2012, ad esempio, ha visto crescere dell’8,2% il suo marchio Taste the Difference ma anche quello Basic del 6,8%.
Buone notizie per i commercianti dei convenience stores: qui le vendite di alcolici crescono in volume del 3%.
FEB
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