Molti consumatori cercano all’estero prezzi più bassi di quelli imposti dal monopolio ALKO. Il volume degli alcolici importati autonomamente è cresciuto del 20% in un anno
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze finlandese, il Valvira (la National Supervisory Autority for Welfare and Healt), il THL (National Institute for Healt and Welfare) e Alko, monopolio per la vendita nel Paese.
Tra i dati interessanti vi è quello relativo alla quantità di alcolici comperati autonomamente dai finlandesi oltre confine. Ricordiamo che in Finlandia la vendita al dettaglio di alcolici con gradazione alcolica sopra 4,7% vol. è consentita solo all’interno delle rivendite del monopolio Alko, che naturalmente gestisce anche i prezzi.
I dati sotto riportati sono stati diffusi dai due importanti quotidiani finlandesi Talaouselama ed Helsingin Sanomat, e poi rilanciati da UbiFrance (ufficio di Helsinki).
Vi è oggi un crescente fenomeno d’importazione autonoma dai paesi limitrofi da parte di consumatori che, per spendere meno, si recano a comperare alcolici oltre confine.
Tra maggio 2013 e aprile 2014 questa fenomeno è cresciuto in media nei volumi del 20%, per una importazione in questi termini di circa 806mila ettolitri tra birra (550mila ettolitri, + 25%), vino (155mila ettolitri) e superalcolici 96mila ettolitri (+12%).
Tendenza inversa invece per il consumo di alcolici in bar e ristoranti; qui le vendite sono diminuite in un anno del 3%.
FEB
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