Treasury Wine Estates è sul punto di liberarsi dei marchi di vino a buon mercato, ritenuti dal Ceo della società australiana un peso per l’azienda. Si punterà invece sui vini di qualità
A pensarci sembra un gioco di parole: il gigante del vino australiano Treasury Wine Estates sta per liberarsi dei marchi di vino più economico. Il cheap wine dunque non farà probabilmente più parte del “tesoro”. In riferimento al mercato americano, il Ceo del gruppo, Michael Clarke, ha infatti dichiarato ieri (16 dicembre) a Melbourne, in occasione del meeting generale annuale della compagnia, che i marchi di vino economico (quelli che vendono a meno di 3 dollari americani a bottiglia – e che valgono per Tesaury tra uno e due milioni di casse all’anno), sono un peso per la sua azienda e che non è più sua intenzione investire risorse nella promozione di questa categoria, risorse che invece saranno indirizzate ai marchi di maggior qualità. Il vino di lusso sta – secondo quanto ha aggiunto Clarke – facendo registrare sul mercato Usa una crescita delle vendite a doppia cifra. Ricordiamo che oggi la Treasury Wine Estates è proprietaria di circa 80 marchi di vino, tra cui ad esempio il noto Penfolds (Australia) e l’italiano Castello di Gabbiano (zona del Chianti Classico).
FEB
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