Il provvedimento che prevede la riduzione dal 65 al 50% ad ettaro della cernita delle uve destinate ad Amarone e Recioto della Valpolicella ha lo scopo di salvaguardare la rimuneratività della produzione dalle uve alle bottiglie
Verona. Il Consiglio d’amministrazione del Consorzio di Tutela Vini Valpolicella ha deciso all’unanimità di confermare anche per la prossima vendemmia la riduzione delle rese dal 65 al 50% ad ettaro della cernita delle uve destinate all’appassimento per la produzione di Amarone e Recioto della Valpolicella. La richiesta è già stata inoltrata alla Regione Veneto.
La riduzione, misura condivisa da tutte le componenti della filiera e dalle associazioni di categoria, è applicata fin dal 2009 e ha lo scopo di salvaguardare l’equilibrio tra domanda e offerta e, di conseguenza, la rimuneratività della produzione dalle uve alle bottiglie.
In questo senso, a partire da questa campagna, si potranno vedere anche gli effetti del provvedimento di blocco dei nuovi impianti, in vigore dal 2010 e che perdurerà fino al prossimo anno.
«Siamo tutti convinti – ha dichiarato Christian Marchesini, presidente del Consorzio – che la riduzione delle rese, ma anche la costante ricerca della qualità della materia prima e l’attenzione del lavoro di cantina continueranno a garantire successo e benessere a tutta la filiera della doc Valpolicella»
FEB
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