A consuntivo dell'export 2013, aumenta solo il peso dell’Europa non comunitaria mentre l’Asia continua a essere una pulce. Metà delle vendite di vino in bottiglia nell'Unione europea, 1/3 in Nordamerica. Scarsi anche Oceania, Africa e Centro-Sudamerica. Situazione praticamente uguale a 13 anni fa
Rispetto al 2012, ma anche andando più indietro nel tempo, la composizione del portafoglio clienti del nostro Paese non è cambiata molto. Con 1,9 miliardi di euro, l’Unione europea continua a generare la metà del valore delle spedizioni di vino in bottiglia, mentre il Nordamerica è assestato su un terzo (1,2 miliardi). L’Asia, pur essendo cresciuta moltissimo (262 milioni di euro complessivi) continua tuttavia a giocare un ruolo da comprimario, con una quota sul totale del 7%: di questo valore, poi, solo il 2,2% è fatto di Cina e Hong Kong, una quota che rispetto a 13 anni prima è aumentata di 2 punti, di cui però alcuni decimi sottratti proprio al resto del continente asiatico.
Chi in questo lungo arco di tempo è invece cresciuto sia come valore nominale, sia come peso relativo sono i Paesi fuori dall’Unione (ragionando come se l’Ue fosse sempre stata a 27): dal 6% del 2000, questo insieme di Stati capitanato da Russia, Svizzera, Norvegia, Ucraina, ma comprendente anche Turchia, Albania, Serbia, Moldova, è arrivato a oltre il 10% del valore totale dell’export bottiglia, ovvero 390 milioni di euro, 130 in più del continente asiatico nel complesso.
La crescita combinata dell’extra Ue e del continente asiatico ha comunque finito per alleggerire il peso dell’aggregato Ue, -7 punti percentuali circa, nonostante comunque a valori nominali il complesso comunitario abbia continuato a crescere, arrivando quasi al raddoppio. Lo stesso effetto di alleggerimento si è avuto anche per il Nordamerica: pur raddoppiando in valori nominali, la quota è rimasta stabile attorno a 1/3 del totale. In riduzione invece il peso complessivo del Centro-Sudamerica, dove pesa il ruolo del Brasile, prima destinazione nel continente, e di Oceania e Africa.
Nei grafici, la composizione del nostro export di vino confezionato per continenti, quote % in valore.
Per quanto riguarda invece il bilancio 2013, il complesso europeo è quello che ha riservato le crescite maggiori, attorno al 6% sui valori, mentre il continente americano, trainato da Usa e Canada, ferma le lancette a +4%. Ferma invece l’Asia, che patisce lo stallo di Cina e Giappone, retrocedendo sui volumi del 10%.
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