Insieme al Giappone il “quinto continente” è l’unico tra i primi dieci Paesi consumatori dove le vendite del più nobile degli spumanti francesi sono effettivamente cresciute nel 2012, con una perfomance particolare per i prodotti Vintage
Nel 2012 gli australiani hanno bevuto 5,4 milioni di bottiglie di Champagne. così che l’Australia si conferma il settimo paese al mondo per consumi di questo prodotto. Secondo i dati del Comite Champagne, inoltre, le vendite nel quinto continente sono cresciute in volume dell’11,2%. Ciò che risulta più interessante, sebbene il non millesimato conti ancora per il 96% nelle vendite, è poi la crescita “senza precedenti” dei consumi australiani di Champagne Vintage: +79,1% lo scorso anno, per un totale di 233 mila bottiglia, con un incremento di 100 mila bottiglie sul 2011.
In un panorama mondiale non troppo esaltante (ne abbiamo parlato qui ad esempio in merito ai dati dell’export francese nel primo semestre 2013) Australia e Giappone sembrano essere gli unici tra i primi dieci Paesi consumatori di questo prodotto a far registrare un’effettiva crescita dei consumi nel 2012.
Secondo Elisabeth Drysdale, Direttrice dello Champagne Bureau australiano, i due fattori che hanno spinto il più nobile degli spumanti francesi in questa regione sono stati la forza del dollaro australiano, che ha facilitato le importazioni rendendo lo Champagne competitivo nel retail, e il fatto che, (come un po’ dappertutto oggigiorno – aggiungiamo noi), i consumi di questo vino si stanno via via allontanando dal puro ambito delle occasioni speciali.
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