Il ceo del gruppo vinicolo californiano ha negato l’interesse a un’imminente espansione, anche dopo l’impattante operazione di cessione di 30 marchi low-end da Consellation a Gallo
Lo scorso tre aprile è stata ufficializzata una delle più grandi operazioni di M&A nell’industria del vino statunitense, e cioè la cessione da parte di Constellation, per 1,7 miliardi di dollari, a E&J Gallo di ben 30 marchi di vino low-end, bottiglie cioè che vanno a retail a un prezzo inferiore a 11 dollari (noi ne avevamo parlato qui).
Per la sua portata, e per le conseguenze che questa operazione – che ricordiamo attende ancora l’approvazione delle autorità di controllo – porterà al mercato del vino negli Stati Uniti, da allora ci si aspettano significative reazioni strategiche da parte dei più importanti gruppi concorrenti, tra questi Jackson Family Wines. A questo proposito il quotidiano The Press Democrat, storico newspaper di Sonoma County, ha raccolte alcune dichiarazioni del Ceo dell’azienda di Santa Rosa, che possiede proprietà e cantine oltre che in California e in Oregon anche in Italia, Francia, Cile, Sudafrica e Australia, per un totale di 41 aziende vitivinicole e 14 mila acri di vigneto (quasi 6.000 ettari).
Rick Tigner ha negato dunque che siano in programma nuove acquisizioni: “Abbiamo acquisito proprietà straordinarie negli ultimi 5-7 anni. Ora ci concentreremo. Vedremo cosa accadrà nel mercato”. Si tenga presente anche che Jackson Family Wines punta soprattutto su vini di fascia di prezzo superiore a quella dei marchi ceduti dal Consetllation a Gallo, e cioè a prodotti con prezzo retail tra i 20 e 35 dollari per bottiglia (ha nel suo portfolio anche etichette super premium con prezzo fino a 400 dollari). “Non puntiamo a nuovi prodotti tra $ 9,99 e $ 12,99 per bottiglia” ha infatti confermato lo stesso Rick Tigner.
FEB
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