I prezzi medi dell'imbottigliato si attestano sopra non solo le Seychelles, ma a tutto il continente africano. Un litro di vino francese sta sopra gli 8 dollari, Italia e Australia sopra i 6. Record per i neozelandesi, a 12 dollari
Dopo le Seychelles, tocca a un altro paradiso delle vacanze, le Mauritius. Qui, le cose per gli italiani vanno un po’ meglio: con circa mezzo milione di dollari di esportato, siamo terzi dietro la Francia (che fa il 60% del mercato della bottiglia) e il Sudafrica (un terzo). Quello che però è più interessante sono i prezzi medi di ingresso del prodotto, altissimi rispetto alla media africana (e anche rispetto alle Seychelles): il leader Francia si assesta sopra gli 8 dollari al litro, l’Italia sopra i 6, poco dietro l’Australia. Le bottiglie più pagate sono invece quelle neozelandesi e statunitensi, attestate rispettivamente sopra 12 e 10 dollari/litro.
A livello generale, il mercato ha avuto un andamento di crescita costante fino al 2008, poi una battuta d’arresto nel 2009 e una ripartenza l’anno successiva, subito interrotta da un lento e progressivo ritorno verso il basso. Comunque, stiamo parlando di un totale di oltre 10 milioni di dollari di valore, ben superiore a Paesi africani più grossi.
Sugli spumanti, il mercato è andato progressivamente crescendo negli ultimi sette anni, di riflesso alla crescita delle esportazioni francesi, che fanno il 90% del totale. Il prezzo medio di una bottiglia con le bollicine d’Oltralpe sta sopra i 25 dollari; gli italiani, pur con quantitativi risibili, sono comunque ben pagati: 11 dollari al litro nel 2012.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Eurostat, Dogane dei vari Paesi
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