Secondo una ricerca di Wine Intelligence Italia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Giappone, Australia, Francia e Spagna hanno bevuto nel 2013 circa 120 milioni di ettolitri di vino. Si acquista in volumi minori ma con maggior frequenza
Italia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Giappone, Australia, Francia e Spagna concentrano il 50% dei consumi mondiali di vino. L’ha rivelato una ricerca di Wine Intelligence pubblicata in occasione del ProWein di Düsseldorf. Insieme dunque questi otto paesi consumano, dati 2013, circa 120 milioni di ettolitri di vino dei circa 240 milioni totali (il dato ufficiale dell’OIV relativo al volume totale di vino consumato nel mondo nel 2013 è di 238,7 milioni di ettolitri, ne avevamo parlato qui).
Le variazioni di consumo in questi mercati, positive o negative, a breve o a lungo termine che siano, porterebbero dunque a significative conseguenze per l’industria mondiale del vino. Il report tuttavia indica che, in generale, qualunque cambiamento non dovrebbe essere repentino, poiché le abitudini dei consumatori non cambiano mai troppo velocemente.
Dato di particolare importanza suggerito dal report di Wine Intelligence è la generale tendenza dei consumatori di diversi di questi mercati chiave ad acquistare cibo (e bevande) in quantità minore ma con maggior frequenza. Ciò ha avuto come risultato anche lo sviluppo dei cosidetti “negozi di vicinato” (o “di prossimità) in paesi quali Regno Unito, Francia, Spagna e Stati Uniti.
FEB
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