L’unificazione delle cinque strade attuali rafforzerà l’immagine e il richiamo del territorio e dei suoi prodotti di eccellenza
A partire dal 1° gennaio 2013 è diventata effettiva la fusione delle precedenti strade del vino e dei sapori di Vallagarina, Lago di Garda e Dolomiti di Brenta, Colline Avisiane-Faedo-Valle di Cembra, Piana Rotaliana, Trento e Valsugana, in una Associazione unica che ha assunto la denominazione di “Strada Vino Trentino”, in sigla SVT. Il progetto era stato lanciato per la prima volta nel 2008 dai rappresentanti delle singole strade di territorio. Prevedeva l’accorpamento nella nuova struttura organizzata anche della Strada della mela della Val di Non e di Sole e della Strada dei Formaggi delle Valli di Fiemme e Fassa, che invece rimangono fuori dall’organigramma, pur condividendo lo scopo primario di rafforzare l’immagine e il richiamo del territorio trentino in tutte le sue componenti. L’assessore provinciale all’Agricoltura, turismo promozione, Tiziano Mellarini – che nel 2001, quando era presidente dell’ APT di Rovereto e della Vallagarina ha visto nascere la prima strada del vino del Trentino – fin dall’inizio convinto sostenitore della fusione, parla di “Salto epocale di qualità”.
La sede dell’associazione sarà Villa de Mersi di Villazzano che alla storica rappresentatività e bellezza architettonica unisce anche utili spazi funzionali per accogliere eventi, riunioni, mostre. Nella fase di avviamento la reggenza sarà a carico dei presidenti delle 5 strade del vino e dei sapori preesistenti (comitato di gestione) affiancati dai coordinatori (direttori) attuali. Nel corso dell’anno saranno progressivamente attivati tutti gli altri organi previsti dallo statuto. Di assoluto rilievo è anche l’auspicio espresso dall’assessore Mellarini che la nuova strada unificata estenda quanto prima le sue competenze territoriali a zone non ancora coinvolte dalla struttura organizzativa con i loro prodotti e valori peculiari: Val di Gresta, Folgaria, Brentonico, Primiero, ecc.. Il territorio attuale di competenza copre 3.600 chilometri quadrati, circa il 70% della superficie provinciale. I soci afferenti sono 450, ma l’adesione è aperta a tutti i portatori di interesse non solo materiale, ma anche culturale e/o sociale.
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