Dopo la stima conservativa della Napa Valley Vintners, arriva quella più importante della Silicon Valley Bank: colpite il 60% delle aziende della contea.
La stima dei danni causati dal terremoto di magnitudo sei che lo scorso 24 agosto ha colpito la California (ne abbiamo parlato qui) continua a crescere.
Secondo una prima valutazione interna della Napa Valley Vintners l’impatto della calamità sulle aziende vitivinicole sarebbe dovuto essere contenuto a 48 milioni di dollari. La Napa Valley Vintners ha tuttavia affidato a un ente esterno una nuova stima, così da avere una migliore valutazione. Se ne è occupata la Silicon Valley Bank, i cui analisti hanno, non di poco, alzato la stima dei danni, collocandola in una forbice dai 70 ai 100 milioni di dollari, indicando una cifra conservativa di circa 80 milioni. Oltre ai danni relativi alla perdita di prodotto, sono stati presi in considerazione anche i danni legati agli impianti e alle strutture, non solo le cantine ma anche tutto ciò che è parte di un’azienda vitivinicola (come ad esempio i ponti privati nei terreni, i canali e le strutture per l’irrigazione, etc). Inoltre nei calcoli sono stati inserite anche le presunte spese di pulizia e di sistemazione.
In generale si è rilevato che il 60% della cantine di Napa County ha avuto danni, il 25% di queste ha avuto danni superiori a 50.000 dollari, per un massimo di 8 milioni di dollari stimati per l’azienda maggiormente danneggiata. I danni maggiori si sono verificati nella zona meridionale della contea.
FEB
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