Secondo una ricerca, la quota di mercato degli sparkling wines potrebbe arrivare al 7,8% delle vendite di vino a livello globale a condizione che questi siano più accessibili per i consumatori
Se tutti avessero la possibilità di acquistarne più di frequente, la quota di mercato di Champagne e spumanti potrebbe crescere a livello globale passando dall’attuale 5,1 al 7,8%.
TNS, società di ricerche di mercato del gruppo Kantar, ha formulato questa previsione intervistando sul tema delle bevande alcoliche quasi 10.000 persone in tutto il mondo.
Jan Hofmeyr, ricercatore di TNS e inventore del ConversionModel™, strumento attraverso cui i dati della ricerca sono stati elaborati, ha dichiarato che il consumo di spumanti e Champagne è ancora oggi trattenuto dal costo di questi prodotti, generalmente percepiti come bevande per la celebrazione di momenti speciali: se fossero più accessibili dunque, il già vivo interesse dei consumatori per le bollicine potrebbe tradursi in maggiori consumi. Lo studio di TSN inoltre non prevede un aumento dei consumi di alcolici ma suggerisce uno spostamento delle preferenze verso i vini spumanti che i consumatori vorrebbero bere con maggior regolarità.
Le previsioni di crescita arrivano al +5,4% della Nigeria e si attestano al +4,2% nelle economie in via di sviluppo di Sud Africa e Brasile; seguono nella classifica di crescita potenziale UK (+4,1%), Paesi Bassi (+3,5%) e USA (+3%). Unico paese, tra quelli presi in considerazione dalla ricerca, per cui si prevede una diminuzione della quota di mercato è la Spagna, -0,4%,
FEB
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