Nel 2012 il totale balzato a 20 milioni di euro, contro i 6 del 2011. Il frutto dell'intensificazione dell'attività in epoca vendemmiale. A fronte di controlli in aumento, diminuisce però l'incidenza degli operatori irregolari
“L’azione di prevenzione e contrasto alle frodi nel settore vitivinicolo durante la campagna vendemmiale, pur interessando tutte le regioni, si è concentrata in Sicilia, Lazio e Piemonte attraverso controlli su strada, svolti congiuntamente con la Polizia Stradale, prelievo di campioni, controlli fisici e documentali lungo tutta la filiera. Accurati accertamenti documentali e controlli, svolti anche in coordinamento tra gli uffici territorialmente competenti, supportati da tempestive verifiche di laboratorio sui campioni prelevati, hanno portato alla luce molti casi di presenza o la cessione di prodotti vitivinicoli non giustificati contabilmente. Le verifiche analitiche hanno evidenziato molti casi di sofisticazione e i relativi prodotti sono stati sequestrati. Le violazioni già accertate attraverso la ricostruzione della rete dei rapporti commerciali tra i diversi operatori (fornitura di falsa documentazione giustificativa attestante la provenienza dei prodotti illeciti; produzione di vino sofisticato; trasporti di prodotti vitivinicoli che in realtà non sono mai avvenuti; intermediazioni/triangolazioni con lo scopo di rendere più complessa la rintracciabilità dei prodotti ottenuti dalla sofisticazione) sono con altissima probabilità collegate con reati di natura fiscale (falsa fatturazione, acquisti e vendite “in nero”, evasione d’imposta, ecc.)”.
Così recita il rapporto 2012 dell’Icqrf, che conferma come il settore vino continui a essere il più controllato in assoluto (12.646 ispezioni, oltre un terzo del totale agroalimentare). Tuttavia, a fronte di verifiche in aumento, le percentuali di irregolarità non sono aumentate: gli operatori irregolari sono in calo di un punto rispetto al 2011 (dal 23 al 22%), mentre i prodotti sono stabili attorno al 13%. In significativo aumento solo le irregolarità nel comparto Igp, passate dall’7,8 al 9,4%. A livello di campioni, le irregolarità passano dal 13 al 14%, con riduzioni sulle Igp ma balzi notevoli sui vini a Do, in particolare Docg (dal 2 del 2011 all’11%).
Che cosa è invece aumentato in maniera significativa? I sequestri innanzitutto, balzati da 183 a 249, con il relativo valore incrementatosi di quasi il 200%, a oltre 20 milioni di euro, di cui 13 in epoca vendemmiale. Aumentano anche le notizie di reato, passate da 39 a 66.
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