L’ha rivelato un’indagine del Ministero dell’Agricoltura. In corso una revisione della legislazione vitivinicola, che mira a controlli sistematici soprattutto sul vino importato
Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura della Repubblica Ceca, che riprendiamo da UbiFrance, un terzo del vino in commercio nel paese non sarebbe conforme agli standard di qualità. L’ha rilevato un’analisi del SZPI (Státní Zemědělská a Potravinářská Inspekce), l’ente governativo per il controllo del settore agroalimentare.
Tra i campioni prelevati dal SZPI nel 2014 ce ne sono, infatti, anche alcuni provenienti da vino sfuso importato nel paese, spesso aggirando i controlli doganali, sofisticato con l’aggiunta di acqua, zucchero o glicerina sintetica e poi commercializzato in bottiglia come vino locale, a danno della reputazione del vino prodotto nel paese.
Per contrastare questo problema, il governo sta lavorando a una riforma della legislazione vitivinicola che in un primo momento prevedeva addirittura il divieto assoluto d’importazione di vino sfuso. A seguito delle prevedibili proteste degli importatori, il progetto di legge è stato modificato verso un più sistematico sistema di controllo sulle importazioni di vino in cisterna, che dovranno essere tracciate dall’ÚKZÚZ, l’istituto governativo per la vigilanza del settore agricolo.
FEB
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