Alla popolarità della categoria contribuirebbe oggi, secondo la MW Sarah Abbott, il ricorrente uso dell’hashtag #rosé sulla piattaforma di condivisione d’immagini Instagram
Il consumo vino rosato è sempre più spesso segnalato come in crescita in diversi mercati.
Recentemente, ad esempio, potenzialità e fortuna dei rosé è stata segnalata nel report di mercato di IWSR (si veda qui) o anche in quello del Wine Market Council (circa il mercato USA, si veda qui), e la stessa OIV, ne aveva parlato Le Figaro nell’autunno scorso, ha segnalato la crescita dei consumi di rosato in Francia.
Secondo la Master of Wine Sarah Abbott, alla fortuna della categoria starebbero contribuendo in mondo rilevante i social network, e in particolare la piattaforma di condivisione d’immagini Instagram.
Il suggerimento è stato proposto durante un corso di perfezionamento, tenuto dalla stessa Abbott a Montpellier a fine gennaio, nel contesto del salone ViniSud.
Come si legge su Meininger, che cita la MW londinese, tra 2009 e 2015 le vendite negli Stati Uniti di rosé prodotto in Provenza sono cresciute di cinque volte, e ciò è in parte dovuto anche ai numerosi utenti Instagram che postano ogni giorno foto di bicchieri, bottiglie o etichette di rosato. La parola rosé starebbe così diventando simbolo di uno stile di vino, un po’ come in passato Champagne è diventata parola iconica per indicare la categoria sparkling, e in particolare il fatto che le foto in questione siano taggate perlopiù con l’hashtag #rosé favorirebbe i rosati francesi, perché l’hashtag #rosado (o potremmo aggiungere noi #rosato) è meno ricorrente.
FEB
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