Protagonista di Vini ad Arte a Faenza, questo vino ha raggiunto una quota export pari al 36%, con in testa Uk e Giappone. In occasione dell’evento, la presentazione ufficiale del nuovo disciplinare, che prevede l’introduzione delle sottozone
Febbraio, tempo di anteprime non solo in Toscana ma anche in Romagna. Si è tenuto infatti il 19 e 20 febbraio scorsi Vini ad Arte, evento dedicato al Sangiovese di Romagna, vino che, in tempo di crisi, torna alla ribalta.
Sulla produzione regionale, la Romagna rappresenta circa il 60%. Il mercato nazionale copre il 64% mentre l’export è al 36% con in testa UK al 40%, Giappone al 34%, Germania al 15%, Usa al 5% ( dati Consorzio Vini di Romagna). Non a caso a Vini ad Arte è stata forte la rappresentanza di stampa estera, proveniente da Asia, Americhe ed Europa. A fare da cornice al’evento, il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, sede riconosciuta dall’Unesco, che ha offerto a professionisti e appassionati un originale binomio tra vino e arte.
Molte le novità che hanno caratterizzato l’edizione 2012. Aperta agli operatori del settore ed al pubblico, ha ospitato la presentazione ufficiale del disciplinare del Romagna Sangiovese, che prevede l’introduzione delle sottozone.
Vini ad Arte è stato anche l’occasione per degustare la nuova Riserva 2009, giudicata dalla stampa italiana ed estera un’ottima annata.
Tra le novità 2012, la manifestazione ha ospitato la finale del XI Master del Sangiovese-Trofeo Consorzio Vini di Romagna, che ha incoronato la sommelier Claudia Bondi, appassionata titolare di un’impresa di importazione di vino e sommelier nel tempo libero presso il ristorante Ora d’Aria di Marco Stabile.
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