Rappresenta oggi il nucleo operativo e logistico in Toscana del Gruppo. Qui sono state accorpate e razionalizzate le fasi più importanti, in un unico centro di lavorazione dotato di tecnologie all’avanguardia
E’ stato inaugurato a metà giugno il nuovo polo di Greti, nel comune di Greve in Chianti, che rappresenta oggi il nucleo operativo e logistico in Toscana del Gruppo Santa Margherita. Qui sono state accorpate e razionalizzate le fasi più importanti, in un unico centro di lavorazione dotato di tecnologie all’avanguardia.
Una nuova e moderna linea di imbottigliamento e di stoccaggio, l’affinamento in legno e in acciaio, una sezione sperimentale dedicata all’affinamento in cemento e a quello in bottiglia (che varia da un minimo di 6 a un massimo di 12 mesi) per Riserve e Gran Selezione, sono solo alcune delle principali caratteristiche di Santa Margherita Tenimenti Toscani.
Con l’apertura del nuovo wineshop, con annesso ristorante, dove si possono trovare tutti i vini del Gruppo, Greti si propone come vetrina, luogo d’incontro e ospitalità, rafforzando sempre più il legame con il territorio. Nella convinzione che chi mangia bene vive bene, perché la qualità della vita è legata anche alla qualità della buona tavola, qui Santa Margherita Gruppo Vinicolo offre, nell’abbinamento tra cibo e vino, un’esperienza emotiva e di promozione della cultura enogastronomica italiana.
In Toscana, Santa Margherita Gruppo Vinicolo è presente da diversi decenni: la prima acquisizione risale al 1993 con Lamole di Lamole, nel Chianti Classico – 177 ettari, di cui 57 a vigneto e 4 a uliveto – cui si è aggiunta nel 2002, Sassoregale, in Maremma, tenuta di 38 ettari di cui 30 a vigneto.
E’ qui che dagli anni Novanta ad oggi sono stati costanti gli investimenti per ripristinare e ricostruire i vigneti, preservare il paesaggio, sviluppare un’agricoltura che dal 2017 potrà fregiarsi della certificazione biologica maturando un’attenzione alla salvaguardia della biodiversità, delle risorse idriche e a tutte quelle tecniche che, allontanando la chimica di sintesi dai vigneti, rendono il vino un prodotto di estrema salubrità.
La scelta del biologico, facilitata dalla collocazione dei vigneti di Lamole in posizione isolata, circondata da boschi, elevata in altitudine e arieggiata, presume sempre da parte dell’uomo una riflessione partecipe sulla sostenibilità delle risorse e sul proprio futuro, che il Gruppo Vinicolo ha messo al centro della propria operatività.
Per rafforzare e qualificare la propria presenza e a conferma di quanto Santa Margherita creda nella sua “anima” toscana, un numero spicca su tutti: 13 milioni di euro investiti, tra il 2011 e il 2015.
Greti
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