Studio di FranceAgrimer. Con 2.5 miliardi di bottiglie, le bollicine rappresentano il 7% della produzione globale di vino. Francia, Italia e Spagna rappresentano l’80% dei volumi dell’export mondiale e l’83% di quello in valore.
FranceAgriMer ha presentato i risultati di una ricerca sul commercio internazionale di vini spumanti per il decennio 2001-2011.
Con 2,5 miliardi di bottiglie nel 2010 le bollicine rappresentano il 7% della produzione mondiale di vino, percentuale in crescita dal 2002. Nel 2011 l’incremento di produzione rispetto alla media quinquennale è stato del 9%.
La Francia rimane al primo posto per produzione: 640 milioni di bottiglie nel 2010, il 26% della produzione mondiale. Segue l’Italia con 380 milioni di bottiglie, un quarto di queste è di Prosecco, e la Germania con 330 milioni di bottiglie.
Il decennio 2001-2011 ha fatto registrare inoltre una crescita del mercato internazionale di spumanti del 70%: nel 2001 infatti sono stati commercializzati 3,6 milioni di ettolitri, nel 2011, dopo una flessione che ha interessato l’anno 2009, si è arrivati a 5,8 milioni.
Nel 2011 le esportazioni di spumanti hanno rappresentato il 6% in volume e il 17% in valore (5,4 miliardi di dollari) del commercio internazionale di vino.
Le esportazioni contano per quasi un terzo nel mercato degli spumanti visto che il 30% di questi viene bevuto fuori al di fuori dal paese di produzione. Francia, Italia e Spagna rappresentano l’80% dei volumi dell’export mondiale e l’83% di quello in valore.
L’Italia è oggi il maggior esportatore di bollicine per volume (qui il dettaglio delle nostre spedizioni ad aprile), 34%, mentre la Francia si aggiudica il 19% del mercato, preceduta dalla Spagna con il 27%. Diversa la classifica se si tratta di valore visto che, in questo caso, il primo posto è francese, 59% (grazie soprattutto allo Champagne che conta per il 92%). Seguono Italia, 14% e Spagna, 10%.
Si deve tuttavia registrare una flessione nel peso della Francia nel mercato mondiale delle bollicine nel decennio 2001-2011, sia in volume che in valore. Nel 2001, infatti, la Francia contava in volume per il 33% e in valore per il 67%.
La Germania, con il 27%, è nel 2011 il maggiore importatore di spumanti per volume ma solo il terzo per valore. Qui le bollicine italiane rappresentano il 44% (volume) del mercato mentre quelle francesi, champagne compreso, il 13% in volume ma il 42% in valore. Da metà degli anni 90 in questo mercato in crescita si nota l’arrivo dei prodotti spagnoli.
Una fetta importante dell’import si aggiudicano il Regno Unito, 16% e gli Stati Uniti 12%
Il Belgio e i Paesi Bassi contano rispettivamente per il 7 e per il 2% ma essendo piattaforme di riesportazione i volumi relativi possono variare notevolmente di anno in anno (cosa che rende inoltre difficile analizzare i relativi dati a livello diacronico).
Germania e Francia sono i maggiori consumatori mondiali di spumanti. Nel 2010 i tedeschi hanno bevuto 480 milioni di bottiglie, i francesi 460 milioni. Seguono Russia, Stati Uniti, Italia, Regno Unito e Spagna. La Francia rimane tuttavia la prima per consumo medio annuo pro capite con 7 bottiglie, ci sono poi i tedeschi con 6, e gli italiani con 3.
FEB
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