Alla fine della campagna 2016/17, al 31 luglio scorso, la parte più consistente del magazzino europeo è formata dai vini a DO. Le esistenze maggiori presso Francia (+5,7%), Italia (+9,7%) e Spagna (+2,3%)
Secondo le dichiarazioni degli stati membri, raccolte dalla Direzione generale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, le esistenze di vino nell’Unione Europea all’inizio della campagna 2017/18 (quindi al 31 luglio 2017) ammontavano a 170,878 milioni di ettolitri, il +3,06% rispetto allo stock registrato nel luglio 2016, quando erano stati 165,812 milioni di ettolitri (ne ha parlato anche la La Semana Vitivinícola).
Come evidente dai dati statistici rilasciati dalla Direzione lo scorso 27 novembre (il report completo è disponibile qui), la crescita di magazzino deriva soprattutto dalle quantità disponibili presso i produttori (117,330 milioni di ettolitri, +5,66%), mentre le quantità presso i commercianti ammontavano a fine luglio a 53,548 milioni di ettolitri (-2,22%).
Queste le quantità dei vini in magazzino presso i produttori per tipologia: vini a DO 74,256 milioni di ettolitri (+5,86%), vini a IG 20,727 milioni di ettolitri (+7,41%), vini varietali 3,698 milioni di ettolitri (+20,91%), altri vini 18,649 (0,54%).
Il maggior apporto al magazzino europeo viene da Francia 54,432 milioni di ettolitri (+5,66%), Italia 46,825 milioni di ettolitri (+9,68%), Spagna 33,895 (+2,26%). La maggior crescita a livello percentuale è stata segnata dalla Bulgaria (+17% e stock di 1,131 milioni di ettolitri), mentre le perdite percentualmente più consistenti vengono da Romania (-60,81% e stock di 1,168 milioni di ettolitri) e Portogallo (-4,25% e stock di 9,677 milioni di ettolitri).
FEB
Devi essere connesso per inviare un commento.