Tra gli obiettivi strategici dell’industria del settore, invertire entro il 2025 il rapporto nella produzione tra vino sfuso e vino confezionato, portando quest’ultimo al 60%. Lo sviluppo passera inoltre dall’incremento delle esportazioni verso Usa e Cina e da nuovi accordi commerciali
WISE, acronimo per Wine and Industry Strategic Exercise, è un piano di sviluppo strategico stilato dalle industrie del vino e dei distillati sudafricane, in prospettiva 2025.
I lavori per la sua redazione sono cominciati nel 2014 ed hanno coinvolto un team composto da rappresentanti di associazioni di categoria ed enti quali: VinPro, Salba (South African Liquor Brandowners Association), Sawis (SA Wine Industry Information and Systems), Wosa (Wines of South Africa), Winetech (Wine Industry Network of Expertise and Technology).
La necessità di un piano strategico di settore nasce principalmente dalla difficile situazione dell’industria vitivinicola sudafricana, dove oggi solo il 13% dei viticoltori (dati VinPro) ottiene un ragionevole profitto dal suo lavoro, il 44% sta lavorando in pareggio e il 40% in perdita (si veda in proposito anche quanto avevamo detto qui).
Tra i principali obiettivi strategici, il WISE propone di veicolare l’industria del vino verso una maggiore produzione di vino confezionato: se oggi, infatti, il rapporto sfuso: imbottigliato nella produzione vinicola sudafricana è di 61:39, l’obiettivo di lungo periodo è di portarlo a 40:60, entro il 2025.
Utili alla “salute” dell’industria vitivinicola sudafricana saranno inoltre trattati commerciali con i principali mercati chiave dell’export, uno sviluppo delle esportazioni verso USA (dall’attuale 1% al 7% entro il 2025), Cina (dall’1% al 7%), Africa (dal 5% al 10%), oltre ad un generale incremento sia della produzione (da 3,30 a 4,30 milioni di ettolitri) che del settore dell’enoturismo.
FEB
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