Un’altra annata condizionata dalla siccità: la prossima vendemmia potrebbe essere la più piccola degli ultimi dieci anni. In calo anche la superficie vitata, -5% in 5 anni
La siccità potrebbe essere anche quest’anno, e la terza stagione consecutiva, la cifra della vendemmia della Western Cape, la più importante regione vitivinicola del Sudafrica.
Secondo un sondaggio condotto da Sawis – SA Wine Industry Information and Systems – (ne ha parlato sulle sue pagine economiche il portale sudafricano di news online Enca), i viticoltori si aspettano per la campagna in corso un raccolto inferiore a quello 2017 (di cui avevamo parlato qui), tanto che la vendemmia 2018 potrebbe essere la più scarsa dal 2005 (in Sudafrica si vendemmia tra febbraio e aprile).
Previsioni in questo senso anche da VinPro, associazione di categoria che riunisce 3500 produttori di vino, che avverte che oltretutto una magra vendemmia ridurrebbe in modo significativo le opportunità di lavoro stagionale in vigna, con evidenti effetti negativi dal punto di vista socioeconomico per i lavoratori del settore.
L’unica zona di produzione senza problemi di acqua è in questo momento quella dell’Orange River, la più settentrionale regione vinicola del paese, sita a circa 700 km a nord di Città del Capo (vi si produce soprattutto vino sfuso).
La qualità delle uve attesa è invece buona e i vigneti sono in ottime condizioni, perché fino a ottobre novembre le piogge sono state frequenti e le temperature miti, come dichiarato da Francois Viljoen, manager di VinPro.
Insieme al raccolto, in Sudafrica, si sta negli ultima anni riducendo anche la superficie vitata australiana passata dai 100.568 ettari registrati nel 2011 ai 97.775 ettari del 2016 (-5% in 5 anni)
FEB
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