La seconda parte dell'analisi dell'impatto della bolla economica sugli scambi internazionali di vino. Europa maglia nera, zavorrata da UK e Germania, reggono gli Usa, mentre l'Asia rallenta vistosamenteIn un precedente
Sebbene nel 2013 il valore sia cresciuto ancora (+5%, a 34 miliardi di $), i ritmi dal 2009 si sono ridotti di 3 punti percentuali rispetto al quadriennio chiuso nel
Totale 2013 a 181 milioni di ettolitri (+20%), si interrompe il calo in atto dalla riforma del 2008. In fortissimo aumento Spagna e Italia, bis di scarsa produzione in FranciaCon
Cinque denominazioni fanno il 39% del totale vino in bottiglia nel 2013. Dall'altra parte, 282 (ovvero il 68%) sono sotto i 5.000 ettolitri e fanno solo il 3% del volume
Oltre metà della produzione imbottigliata da solo 4 Igp. Appena 17 vanno sopra i 100.000 ettolitri, le restanti 100 si spartiscono il 5% del totale, con una media di 620.000
Con 53,6 milioni di ettolitri (+19%), l'anno passato si connota come il più abbondante del XXI secolo. Al top la Puglia (+37%)A dispetto delle stime, che tutte concordemente davano un
Sul lato valori, crescono tutti i principali Paesi: simile la performance italiana e spagnola (+9%), meno brillante il leader Francia (+2%). In calo l'Australia (-9%), mentre recupera valore il Sudafrica
Sul fronte volumi, i più grandi Paesi sono fermi o addirittura vanno indietro, come UK, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera. In crescita, ma con valori tutt'altro che clamorosi, Usa, Cina,
Record storico, che consente a Madrid di piazzarsi al primo posto a livello mondiale. Boom produttivo in Castilla-La Mancha, balzata in un anno da 18 a 32 milioni di ettolitri,
A consuntivo dell'export 2013, aumenta solo il peso dell’Europa non comunitaria mentre l’Asia continua a essere una pulce. Metà delle vendite di vino in bottiglia nell'Unione europea, 1/3 in Nordamerica.
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