Danni concentrati nella regione di Napa; c’è chi ha perso il 50% delle bottiglie stoccate in cantina. Possibili ripercussioni anche sui lavori di vendemmia e sul turismo del vino.
Il terremoto che ieri, 24 agosto, ha colpito la California non poteva venire in un momento peggiore. L’epicentro del sisma, di magnitudo 6.0 (il più forte da 25 anni), è stato individuato a sei chilometri dalla Napa Valley, dove sono in corso le prime fasi della vendemmia.
La regione vinicola sta già attraversando una stagione particolarmente difficile a causa della forte siccità (ne abbiamo parlato qui). Leggendo le testimonianze, raccolte tra i viticoltori dai giornalisti di The Associated Press, CNN, Usa Today ci si può rendere conto dello sconforto dei produttori di Napa e della gravità dell’evento per il settore. Secondo il viticoltore Tom Montgomery ( B.R. Cohn Winery a Glen Ellen) il terremoto è stato “devastante; mai avevo visto – ha dichiarato- niente del genere”. La sua cantina ha perso fino al 50% del vino. I danni sembrano tuttavia concentrati nella sola regione di Napa mentre le regioni adiacenti di St. Helena and Calistoga hanno avuto danni più lievi.
Il portavoce della Napa Valley Vintners Association, Cate Conniff, ha dichiarato alla CNN che non è ancora chiaro quanti viticoltori siano stati colpiti dal terremoto e che qualcosa di più si potrà sapere nei prossimi giorni.
Botti e bottiglie rotte a parte il terremoto inciderà anche sul turismo del vino; proprio il prossimo fine settimana sarebbe dovuto essere uno dei più importanti dell’anno per l’enoturismo californiano.
FEB
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