Le prime proiezioni della Commissione registrano stock in calo del 3%, a 160 milioni di ettolitri. Italia a -2%, Spagna a -16%, mentre in crescita del 10% la Francia. Produzione 2012 in ribasso del 10%
Incomincia a delinearsi quella che potrebbe essere la fotografia finale della campagna appena conclusa, la 2011/12. Secondo un rapporto della Commissione, aggiornato a settembre, l’Unione europea dovrebbe chiudere l’annata con stock in calo del 3%, a 160,2 milioni di ettolitri, 4,7 milioni in meno rispetto all’apertura ad agosto 2011. A contribuire al calo generale sono soprattutto la Spagna, che dovrebbe veder calare del 16% le proprie giacenze (29 milioni di ettolitri), e l’Italia, la cui riduzione è attesa nell’ordine del 2%, a 40,6 milioni. Stock in aumento per la Francia (+10%, a 60 milioni).
Calo delle giacenze atteso anche in Germania (-5%, a 10,5 milioni di hl) e Portogallo (-9%, per un totale di 8,8 milioni), mentre in aumento risultano quelle di Romania (+29%, a 1,7 milioni di hl) e Ungheria (+14%, 2 milioni).
Il rapporto stock su produzione nell’Unione europea si situa al 103% (la produzione 2011 si attestò a 156,3 milioni di hl). Sotto il 100% si situano Spagna (89%), Italia (94%), mentre lievita al 118% per la Francia e al 157% per il Portogallo.
A livello di produzione, in Europa si dovrebbero vinificare 148 milioni di hl, il 10% in meno rispetto al 2011 e il 12% sulla media quinquennale. Oltre ai cali attesi per Francia, Spagna e Italia, di cui abbiamo già parlato, in riduzione sono previste le produzioni di tutto il Centro ed Est Europa: Austria (-27%), Repubblica Ceca (-28%), Ungheria (-32%), Bulgaria (-16%), Slovenia (-35%), Slovacchia e Romania (-5%). In aumento solo Grecia (+18%) e Portogallo (+4%).
Nella sezione Statistiche del portale sono consultabili i bilanci dell’Unione europea dal 2000 suddivisi per tipologie di vino.
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