L’Assemblea annuale dell’Unione Italiana Vini - Bilancio positivo per il primo anno di attività del nuovo Consiglio Nazionale che grazie ad una nuova strategia e rorganizzazione interna ha migliorato la qualità politica dell’Associazione. A dimostrarlo la crescita dei soci (+10%).Ma nella “due giorni” romana di fine giugno si è parlato anche di promozione in Cina, del Padiglione Vino ad Expo 2015, del progetto nazionale di ricerca promosso da UIV con le università e i centri scientifici italiani per mettere al centro le esigenze di ricerca applicata strategiche per le imprese. Presenti il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, e il viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda; il dg di Veronafiere Giovanni Mantovani e il commissario Diana Bracco
di Giulio Somma
Roma. Expo 2015 e promozione in Cina; il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, e il viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda; i numeri di un positivo bilancio associativo e le prospettive future. La “due giorni” assembleare del 23 e 24 giugno scorsi, che ha segnato il giro di boa della “prima candelina” del Consiglio Nazionale uscito dalle elezioni dello scorso anno, ha visto un intenso momento di confronto sia interno all’Associazione, che con le autorevoli personalità intervenute all’Assemblea. “Abbiamo tracciato il bilancio di questo primo anno di attività – ha detto il presidente di UIV, Domenico Zonin – in un clima di confronto franco e sincero. Ed è stato unanime il riconoscimento di un risultato molto positivo sia sul fronte interno che nei rapporti di filiera e con le istituzioni”. Ufficializzando l’ingresso di 15 nuove aziende “che portano a 40 le richieste di adesione ricevute nel corso degli ultimi 12 mesi – ha commentato Zonin – segnando un +10% di crescita della base associativa molto importante e significativa per noi”, il Consiglio Nazionale ha anche riaffermato la validità di una strategia di lavoro e di riorganizzazione interna avviata con le modifiche statutarie lo scorso anno “che ha migliorato la qualità ‘politica’ dell’Associazione – ha proseguito il presidente – ampliando il campo di intervento del Consiglio attraverso la valorizzazione delle numerose professionalità ed esperienze dei Consiglieri, rafforzando lo spirito associativo e migliorando le performance dei servizi offerti alle aziende associate”.
In sede di Assemblea generale, invece, Marcello Lunelli è intervenuto sullo stato di avanzamento del grande progetto nazionale di ricerca promosso da Unione Italiana Vini con le università e i centri scientifici italiani, coordinato dal prof. Attilio Scienza. “Dobbiamo cercare di orientare le risorse dei PSR delle principali Regioni italiane verso obiettivi comuni di ricerca proposti dalle imprese – ha sottolineato Lunelli – perché solo così riusciremo a rafforzare una strategia nazionale evitando la frammentazione sia delle risorse sia di progetti scientifici avulsi dalle esigenze del mondo imprenditoriale”. Sono oltre dieci gli Assessori regionali “sui quali stiamo facendo opera di pressione – ha continuato Lunelli – per attivare la misura 16.1 dei PSR dedicata a finanziare le linee di ricerca in grado di accogliere, successivamente, i progetti di ricerca che presenteremo in maniera coordinata a livello nazionale”.
Il piano di promozione in Cina e l’Expo 2015
Molto atteso l’intervento del viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che ha scelto l’assemblea dell’Unione Italiana Vini per annunciare ufficialmente il budget di 1,5 milioni di euro destinato a un progetto speciale di promozione del vino italiano in Cina che partirà tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015. “Lo scorso anno, quando sono venuto da voi per la prima volta – ha ricordato Calenda – eravamo in piena azione antidumping dei cinesi e avviammo un’azione di supporto alle imprese, con un help desk dedicato, il cui successo e apprezzamento da parte vostra ne ha fatto oggi uno strumento standard del MISE verso tutte le imprese che si trovano in analoghe situazioni di difficoltà. Oggi l’augurio è che anche il progetto che realizzeremo in Cina – ha proseguito il viceministro – rappresenti, per le modalità di progettazione congiunta con le imprese e per i risultati che porterà, una nuova case history di successo da poter replicare anche in altri settori”.
In piena sintonia con Calenda, l’esordio del ministro Maurizio Martina, alla sua prima visita ufficiale in Unione Italiana Vini (il giorno precedente il Consiglio aveva incontrato il viceministro, Andrea Olivero). “L’unità di progetto e operativa tra i due dicasteri dell’Agricoltura e dello Sviluppo Economico, non è mai stata così forte come oggi – ha detto Martina – dettata non solo dalla necessità evidente di concentrare le risorse su limitate e qualificate attività ma anche dalla consapevolezza che nessuno meglio di voi è in grado di indicarci bisogni e obiettivi del mondo imprenditoriale verso cui indirizzare i nostri sforzi”. Expo 2015 e l’atteso decreto Campolibero sono stati gli altri temi sviluppati nel corso dell’intervento dal ministro dell’Agricoltura, seguito del video-discorso di Diana Bracco, commissario per il Padiglione Italia di Expo 2015, e dall’intervento del dg di Veronafiere, Giovanni Mantovani, che è entrato nel dettaglio delle linee guida del progetto espositivo che sarà messo in campo per il Padiglione Vino ad Expo.
Nel concludere i lavori, il presidente di UIV, Domenico Zonin, rivolto ai due esponenti del Governo ha commentato: “Penso di interpretare il sentimento di tutti nell’esprimervi un apprezzamento sincero, carico di fiducia e aspettative, non solo per le cose che avete fatto in questi quattro mesi di attività del Governo Renzi e per quelle che vi accingete a realizzare, ma per il diverso atteggiamento di apertura e concretezza che avete dimostrato. Ci sembra veramente di vivere un momento di radicale trasformazione della politica – ha concluso Zonin – che sta cercando di porre fine a quella impermeabilità e indifferenza delle istituzioni contro cui abbiamo combattuto per anni. Sappiate che in questa battaglia troverete in noi alleati preziosi e leali perché restituire la dimensione del ‘servizio’ alla politica e alla pubblica amministrazione è il presupposto indispensabile per la modernizzazione del nostro Paese”.
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